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4 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Giorgio Amitrano
    Mar 04, 2012 @ 23:19:23

    Gentile Francesca, sono Giorgio Amitrano, autore del breve articolo sulla traduzione (pubblicato su Alias e ripreso da “Le parole le cose”) che hai avuto la gentilezza di commentare. Non mi ero accorto che sotto il post ci fossero dei commenti, me lo hanno segnalato e così ho letto le tue osservazioni. Ti rispondo con qualche mese di ritardo, scusa! Lascerei aperto l’interrogativo: traduzione come artigianato o traduzione come arte? Mi sembra che, anche se ognuno di noi ha scelto una propria definizione, concordiamo sull’attribuire a questo lavoro una dignità e una bellezza (oltre che un’importanza) che non sempre gli vengono riconosciuti… Un saluto cordiale e auguri di buon lavoro. G.A.

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  2. Francesca Diano
    Mar 05, 2012 @ 00:20:03

    Caro Giorgio, che piacere sentire (vedere) la tua voce e ti ringrazio davvero tanto di questo tuo messaggio. Il tuo articolo su LPLC mi aveva molto colpito, proprio perché ne trapelavano un’intelligenza e una sensibilità – entrambe proprio nel loro significato etimologico – rare. E, a differenza di tanti poco competenti, la tua grande conoscenza della lingua e della cultura e l’amore che vi si avverte, risplendono nell’umiltà con cui ti poni di fronte all’autore. Che, come ho detto altrove, è una delle qualità che fanno un grande traduttore. Quale tu sei.
    Hai ragione sul fatto che l’interrogativo non può trovare una risposta definitiva, perché ciascuno deve trovarsi la propria. Ma è vero che tradurre un grande autore è un’impresa che dà talmente tanta gioia da ripagare ogni fatica, cattivo compenso, poco riconoscimento. Mi piace sempre pensare che, una traduzione ben fatta, cioè fatta con la mente e col cuore, sia una ricompensa in sé. Lo sai tu e lo sa il lettore che ama attraverso di te quell’autore.
    Anche a te buon lavoro e grazie ancora di questa tua gentilezza.

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  3. paolo pezzaglia
    Giu 07, 2012 @ 15:04:32

    Gentile Francesca, sotto il segno di Zolla, ti rispondo sul tuo blog perchè il tuo indirizzo non è compreso nei moltinpoesia. Avrei voluto mandarti i miei libri “l’Imbuto rovesciato”, “Le rughe della Luna” tradotto anche in inglese dal povero Peter Levi e l’ultimo “Il Malincanto”: purtroppo sono praticamente esuriti. e non posso farlo. Soprattutto gli ultimi due sono impregnati di pensiero esoterico, assorbito tramite le mie letture e anche tramite Francesco Solitario. Lo conosci? Ha ora quella che era la cattedra della Marchianò.
    Esistono quindi molte assonanze…
    Spero di avere l’occasione di incontrarti.
    Cari saluti
    Paolo Pezzaglia

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  4. Francesca
    Giu 07, 2012 @ 16:32:43

    Caro Paolo, ti ringrazio molto del gentile pensiero. Comunque spero che ci saranno delle ristampe e che potrò leggere i tuoi testi. Non conosco Solitario, ma so che è una persona in gamba.
    Magari in futuro ci si potrà trovare, chissà. Intanto ti ringrazio ancora e ti saluto caramente
    Francesca
    P.S.
    Se vedi, sotto la parola CONTATTI c’è il mio indirizzo email.

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