Profumo di musica

A UdaiJi

Guruji stava rendendo visibile l’invisibile.

Via via che le note emergevano dalla sua gola e dalle labbra, dall’intero suo essere e si fondevano con l’aria che lo circondava, sembrava raccogliere con i palmi una sostanza vivente, volgendola e modellandola in forme fluttuanti.

Guruji era uno dei più grandi cantanti viventi di Dhrupad, lui era il Dhrupad, e si era sentita una privilegiata nel poterlo ascoltare dal vivo.

Dopo il concerto, erano andati a cena insieme a Guruji e al suo tablista. A tavola s’era seduta di fronte a lui. Era un uomo bello, di una bellezza antica, elegante e composta. Nonostante la sua fama, aveva in sé la gentilezza e la semplicità delle anime grandi, cui mai manca una punta di tenera ironia.

Racconti della sua famiglia in India e delle sue tournée internazionali si alternavano ad aneddoti sui grandi musicisti viventi e del passato, e attraverso le sue parole ogni cosa prendeva vita. Ogni cosa era armonia.

Pandit Uday Bhawalkar Raag Yaman

(C)2023 by Francesca Diano RIPRODUZIONE RISERVATA

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