Scrittori in Causa Contratto Editoriale

Ecco un’altra bellissima iniziativa – e assolutamente meritoria – dei responsabili del blog Scrittori in causa. La redazione di una bozza di possibile contratto editoriale che tenga conto degli interessi dell’autore, oltre che dell’editore.

Questo è il link

http://scrittorincausa.splinder.com/post/24330398/il-contratto-lavori-in-corso

Come si può vedere è un contratto che prevede delle clausole in genere non presenti nei contratti standard che gli editori amano tanto e che li tutela a scapito spesso degli autori. Tra cui una percentuale più decente sul prezzo di vendita, indicizzata al numero progressivo delle copie vendute, la scelta sui diritti di stampa che non è necessario cedere in blocco e non in modo cumulativo, un numero di anni minore rispetto allo standard dei 20 anni di cessione dei diritti all’editore e così via.

E’ bene far circolare questo tipo di contratto quanto più è possibile, in modo da creare in ogni autore la consapevolezza che si può contrattare con un editore e non è necessario accettare passivamente le clausole imposte.

Aggiungo anche che sarebbe tempo di caldeggiare contratti a royalties anche per i traduttori in particolare letterari e che traducono grandi autori, perché come mi capita, se di un libro vengono vendute 900.000 copie anche per il mio lavoro di traduttrice, che lo rende in una traduzione letteraria degna di questo nome, in quanto tradotta da chi è anche autore, permettete che anche solo 50 centesimi a copia è meglio di un compenso una tantum…. ed è per questo che gli editori non ci sentono in questo campo.  

Un plauso a Scrittori in causa per il loro lavoro e per l’attenzione e l’aiuto che offrono a tutti noi!